Il 5 dicembre 2024, Pantone ha annunciato il colore dell’anno 2025: Mocha Mousse. Ogni anno, infatti, il Pantone Color Institute sceglie il “Color of the Year”, una tonalità che si distingue e riflette i sentimenti, le tendenze e i cambiamenti culturali globali. La selezione del colore non è un processo casuale, ma un’attenta analisi di una serie di fattori che spaziano dalle nuove tecnologie alla moda, dall’arte all’ambiente sociale ed economico.
Nel 2025, il colore scelto è Mocha Mousse, una nuance che incarna il bisogno di calore, comfort e connessione con la natura. Ma è davvero così?
Chi decide il Pantone Color of the Year?
Ogni anno, il Pantone Color Institute seleziona un colore che si afferma come il “Color of the Year”, e la decisione non è il frutto di un capriccio o di una scelta isolata, ma il risultato di un lungo e meticoloso processo. Il team globale di esperti del colore, infatti, si dedica per tutto l’anno a raccogliere informazioni, a osservare tendenze e a trarre spunti da vari settori per giungere alla scelta finale. La selezione non si limita quindi a guardare una singola area del design, ma esplora una vasta gamma di influenze provenienti da diversi ambiti culturali, sociali ed economici.
Precisamente, il Pantone Color Institute è composto da un gruppo di esperti con background diversificati che provengono da diverse aree del design, inclusi arte, moda, architettura e grafica. Questa squadra di “antropologi del colore” ha il compito di analizzare e interpretare le tendenze globali, traducendole in un linguaggio cromatico che rispecchia lo spirito del tempo. I membri del team non si limitano ad osservare ciò che succede nel mondo del design, ma prendono in considerazione anche fattori come i cambiamenti sociali, le condizioni socio-economiche, le tecnologie emergenti, i nuovi stili di vita, e persino le destinazioni turistiche più in voga o gli sviluppi nell’industria cinematografica.
Un elemento fondamentale nella scelta del Pantone Color of the Year è certamente l’influenza dei social media. Oggi, la nostra vita quotidiana è sempre più legata alle piattaforme digitali, che riflettono e amplificano le tendenze globali. Le nuove tecnologie, come la realtà aumentata (AR) e i nuovi materiali, contribuiscono in modo significativo a determinare quali colori siano più rilevanti per il futuro prossimo. Inoltre, eventi sportivi di grande portata possono generare un impatto cromatico notevole, tanto da influenzare le tendenze di design.
Ma il processo di selezione del colore dell’anno è tanto organico quanto analitico. Non si tratta di un incontro rapido tra esperti, ma di un dialogo costante che dura tutto l’anno. Le discussioni si basano su una valutazione approfondita della psicologia del colore, delle ricerche sulle tendenze e delle aspettative del pubblico. Ogni membro del team ha l’opportunità di portare la propria visione, eppure il processo culmina sempre in un consenso. Non importa se i membri del Pantone Color Institute vivano in luoghi diversi e lavorino su progetti vari: riescono a trovare un terreno comune perché condividono una profonda conoscenza del colore e delle sue implicazioni culturali.
Inoltre, il nome scelto per il colore non è mai casuale. I nomi dei Color of the Year evocano immagini e sensazioni specifiche e devono essere comprensibili e condivisibili da una vasta audience. È essenziale, dunque, che il nome scelto rispecchi non solo la tonalità, ma anche il messaggio che si intende comunicare. Ad esempio, se il Pantone Color of the Year 2025 è “Mocha Mousse”, il nome stesso è parte integrante di quella narrazione emotiva che il colore intende trasmettere.
Cosa rappresenta Mocha Mousse
Il Pantone Color of the Year 2025, Mocha Mousse, è stato celebrato come un colore che trasmette comfort, calore e intimità, rispondendo al bisogno di serenità e connessione con il mondo naturale. Con la sua tonalità sofisticata che richiama il cacao e il caffè, molti lo vedono come una nuance accogliente, capace di creare armonia e benessere. Ma c’è un’altra prospettiva che va considerata: Mocha Mousse è un colore discreto, ma anche ambivalente.
Mentre alcuni lo acclamano come il simbolo del ritorno alla semplicità, non possiamo di certo parlare di un colore che si impone. È delicato, vero, ma nella sua delicatezza si cela una complessità che richiede attenzione per essere valorizzata.
Questo marrone, con la sua concretezza e accoglienza, non è solo indulgente: è anche una sfida. Da una parte, la sua natura neutra ci consente di abbinarlo facilmente ad una varietà di colori, rendendolo perfetto per guardaroba e spazi di design. Dall’altra parte, però, la sua sobrietà può scivolare nella monotonia se non viene trattata con cura.
In controtendenza rispetto a chi lo definisce universalmente rassicurante, dunque, Mocha Mousse è un colore che ci mette alla prova. Non basta lasciarlo parlare da solo: serve un contesto che lo arricchisca e lo renda interessante.
Questo marrone ingrigito, infatti, ha una componente statica e ferma che potrebbe appiattire un ambiente o un outfit se non adeguatamente combinato con altri elementi visivi. Non è un colore che ” si risolve da solo” come tonalità più audaci; al contrario, richiede impegno creativo. È una tonalità che rallenta, che si adatta, che lascia spazio al design ma che, proprio per questo, potrebbe essere percepita come poco distintiva.
Tuttavia questa nuance si allinea al mood minimalista e sobrio degli ultimi anni, seguendo una corrente che sembra resistere al tempo. È una tinta che non sovrasta e che lascia spazio per mettere in evidenza le forme e le strutture che ricopre. Questo è un punto di forza per chi ama la semplicità e l’eleganza, ma può essere percepito come un limite per chi cerca colori che raccontino una storia più immediata e vivace. Il Color of the Year 2025 sicuramente non attira l’attenzione, ma invita alla riflessione e alla costruzione di un messaggio personale, stimolando l’immaginazione più che imporsi visivamente.
In definitiva, Mocha Mousse si presenta come una tela neutra: da un lato, offre infinite possibilità di abbinamento e un senso di equilibrio perfetto per i tempi moderni. Dall’altro, richiede una visione chiara e un approccio consapevole per evitare di risultare piatto e privo di personalità. È un colore che riflette lo spirito di chi lo utilizza, richiedendo un impegno che non tutti sono pronti a investire.
Forse è proprio questa ambivalenza il segreto del suo fascino. Mocha Mousse non è un colore che si accontenta di essere semplicemente bello: è una tinta che richiede una narrazione, una storia, un contesto. E in questo senso, rappresenta perfettamente i tempi complessi e sfaccettati che stiamo vivendo.